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Grecia In giro per il mondo: Europa

I luoghi della Mitologia greca

24 Giugno 2022

I luoghi della Mitologia greca

E dopo Atene e un po’ di leggende udite lì (e non solo lì) sulla Mitologia greca, come al solito la mia curiosità ha iniziato a scatenarsi! Pronti a fare un viaggio lontano secoli e secoli fa?

La Mitologia greca, e soprattutto la vita degli dei dell’Olimpo, è paragonabile a Beautiful: intrecci, lotte, figli da ogni parte… ma prima di arrivare ai più famosi tra loro, meglio partire dal principio di tutto: vi racconterò la storia in maniera molto semplice, nominando solo i principali protagonisti di tutta la vicenda, anche perché altrimenti non si finisce più! E vi dirò di più: alcune storie sono anche legate a luoghi italiani… Iniziamo?

C’era una volta…

C’era una volta Eurinome, la dea di tutte le cose, che diede alla luce le prime tre forze primordiali: Gea, ovvero Madre Terra, Eros che da l’impulso generatore che spinge all’accoppiamento, e infine al Caos, perché ovviamente non può esser tutto perfetto!

Ognuno di loro genera a sua volta figli, e tra i più famosi vi menziono: la notte e le tenebre figli del Caos, e Urano, Oceano e Rea figli di Gea. Ma Gea e Urano (che era il cielo) a loro volta ebbero più di 45 figli tra cui Crono

Urano però, impaurito che i figli un giorno potessero spodestare il suo regno, decise di farli sprofondare nel seno di Gea. Ma quest’ultima, non contenta della sua decisione, chiese ai suoi figli di combattere: l’unico che le diede retta fu Crono che alla fine ebbe la vittoria sul padre.

Mitologia greca: Zeus

Ma Crono stesso rimase talmente scottato da tutto ciò che ebbe anche lui la stessa paura del padre e quindi, tutti i suoi figli avuti con la sorella Rea, li ingoiava appena nascevano. E anche qui vediamo la ribellione della mamma che decise di sostituire l’ultimo figlio nato, ovvero niente po po po di meno che Zeus, con un masso avvolto in fasce. Crono non se ne accorse e nonna Gea nascose il suo ultimo nipote in una grotta a Creta. 

Quando poi Zeus fu pronto, si presentò al padre travestito da coppiere e mise nel suo vino un farmaco emetico che gli fece vomitare tutti i suoi fratelli: Poseidone, Ade, Demetra, Estia e infine il masso!

Uh come si arrabbiò Crono!!!! Anni e anni di lotta tra Crono e i suoi fratelli verso tutti i suoi figli! Ma indovinate chi ebbe la vittoria? Ovviamente colui che ancora oggi conosciamo come il padre degli dei, ovvero Zeus!

Ma tornando ai fratelli vomitati, volete sapere Zeus dove decise di mettere il masso sostituito a lui da Gea? Nelle valli sotto il monte Parnasso, in un luogo considerato già allora l’ombelico del mondo, dove un giorno sarebbe poi nato uno degli oracoli più famosi della storia, ovvero a Delfi!

Oracolo di Delfi: Atene 2.0 e dintorni

E qui, nonna Gea, si arrabbiò di nuovo ma questa volta con suo nipote Zeus che aveva costretto tutti i suoi figli all’esilio. Decise così di scatenargli contro il più terribile dei suoi pargoli, ovvero Tifone, detto anche Tifeo. E qui arriviamo alla prima leggenda della Mitologia greca legata all’Italia, perché Zeus, oltre che sconfiggere lo zio cattivo, lo mandò in esilio sotto la Sicilia!! Si avete capito bene, pare che la sua bocca sia proprio sotto l’Etna e che quindi le eruzioni siano proprio legate ai momenti in cui Tifeo si arrabbia!!

Foto scattata durante l’escursione sull’Etna

Ma le leggende legate a Zeus non sono mica finite qui: sapete che, nonostante fosse sposato con sua sorella Era, ebbe tantissimi figli anche con moltissime altre donne? Ovviamente sua moglie era talmente gelosa da arrivare anche a tormentare le sue amanti! E legata ad un luogo, o meglio ad un mare, abbiamo la leggenda di Io, una delle amanti di Zeus. Era, per vendicarsi, decise di tormentarla inviandole un tafano che la costringeva a stare perennemente in acqua. E così Io nuotò, e dalla Grecia arrivò all’Egitto. Ma indovinate a cosa venne dato il suo nome? Al Mar Ionio!

Mitologia greca: Atena e Poseidone

Ma lo sapete che Atena, dea della guerra e della saggezza, è nata dalla testa di Zeus? Si ci risiamo, Zeus per paura di esser spodestato dai figli, ingoiò la sua compagna Meti incinta di Atena. E si, ci risiamo anche per la questione dell’amore per le donne di Zeus!

Ma Meti sapete cosa fece? Partorì Atena nella pancia di Zeus, e le fornì tutta l’armatura per combattere. La piccola, agitandosi, fece venire un forte mal di testa al padre. Ma siccome all’epoca il Moment ancora non esisteva, Zeus chiese a Efesto, uno dei suoi fratelli, di rompergli la testa per fargli passare il dolore: ed è da lì che nacque Atena!

Un’altra leggenda con protagonisti sia Atena che Poseidone, il dio del mare, è quella legata proprio ad Atene. Eh si, perché un tempo, per decidere il nome della città e aggiudicarsela, Atena e Poseidone dovettero sfidarsi. Ma non con lotte e sangue questa volta, bensì facendo un dono alla popolazione. Poseidone regalò loro il cavallo, e Atena, molto più astuta, decise di regalare l’ulivo e così vinse. Il Partenone all’interno dell’Acropoli è appunto a lei dedicato ma poi ve la immaginate Atene chiamata Poseidonia? Naaaaaa!!!

Il Partenone

E anche sul dio del mare le leggende non finiscono qui! Poseidone era sposato con la ninfa marina Anfitrite ma anche lui, come Zeus, aveva un sacco di amanti e figli in ogni dove. Una tra le tante sue figlie era Cariddi che viveva in una grotta sulla costa orientale della Sicilia e passava le giornate ad inghiottire e a rigettare le acque del mare. Ma come tutti ben sappiamo, a Cariddi è sempre stata legata un’altra figura, ovvero Scilla.

Scilla era una delle tante amanti del dio del mare. E la sua gelosa moglie Anfitrite, quando lo scoprì, chiese aiuto alla Maga Circe che le diede delle erbe da buttare dove la ninfa era solita fare il bagno. Scilla quindi si tuffò e immediatamente si trasformò in un mostro con dodici piedi e sei teste! Vergognandosi del suo aspetto decise quindi di nascondersi in una grotta sulla costa calabrese. Poveri naviganti costretti a passare per lo stretto di Messina: quando riuscivano a non venir inghiottiti da una rischiavano comunque di esser divorati dall’altra!!

Ma gli altri Dei?

Ma tutti gli altri Dei dell’Olimpo? Beh di Apollo, dio delle arti e della musica, qualcosina ve l’ho raccontato parlando di Delfi in Atene e dintorni e anche nella pillola sui cipressi toscani, narrandovi del suo amore per il giovane Ciparisso. Si, anche Apollo era parecchio bricconcello! Poi c’è Afrodite, la dea della bellezza, da cui deriva il termine afrodisiaco. E poi c’è Eros, il dio dell’amore citato all’inizio di tutto; Dioniso il dio del vino meglio conosciuto come Bacco, il suo nome romano; Demetra la dea dell’agricoltura; Hermes il messaggero degli dei…

E poi ci sono i Ciclopi, gli eroi, le ninfe e tanti altri ancora: insomma, sono un sacco! Va beh, ho capito, mi tocca: devo tornare in Grecia il prima possibile!!!

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