L’alpaca sudamericano
Oh, come vorrei essere in Sudamerica ora! Ma finché non si può bisogna trovare una soluzione o comunque qualcosa di alternativo al mate (di cui io ultimamente ne sto decisamente abusando) che dia la possibilità di sentirti lì anche se a km e km di distanza. E qual è uno dei simboli di questo continente? Beh, facile, gli alpaca e i lama! I secondi, ahimè, non li ho ancora trovati qui, mentre i primi si, a pochi passi da casa, ed è stata una scoperta bellissima!
Ma chi è l’alpaca?
L’alpaca, che a parer mio è l’animale più dolce del mondo, è un mammifero camelide originario di alcuni paesi dell’America latina, come il Perù, il Cile e la Bolivia. Ne esistono due razze, i suri e gli huacaya, e tra loro si differenziano sia dalla modalità in cui cresce il loro pelo, per gli huacaya verso l’alto e per i suri verso il basso come i nostri capelli, e sia dalla grandezza: i suri sono un po’ più piccini e sono quelli molto più simili ai lama. Non sono animali né da monta né assolutamente da macello, da noi esseri umani viene utilizzata soltanto la loro morbidissima lana per la produzione di splendidi capi e la loro compagnia durante i trekking nella natura.
La durata della loro vita è di circa 15 anni, vivono in gregge (e guai se li separi o se per un attimo non sono tutti vicini vicini!), e ne esistono di ben 22 colori naturali diversi: in pratica qualsiasi sfumatura del grigio, nero, marrone, beige. La convivenza con gli altri animali è sconsigliata, l’alpaca è un essere tanto morbidoso quanto delicato e quindi, per la questione dei parassiti, è meglio lasciarlo solo con i suoi simili.
Ma dal Sudamerica all’Italia patiscono la differenza climatica?
Assolutamente no, patiscono il caldo e infatti in Sudamerica non li troverete certo a Lima o a Santiago del Cile, e neanche a La Paz nonostante sia la capitale più alta del mondo! Gli alpaca trascorrono la loro vita sulle Ande, ad elevate altitudini, in luoghi dove non fa per nulla caldo. E qui, nel nord Italia, le temperature in inverno e autunno non sono altissime, vengono poi tosati prima dell’arrivo della primavera e in estate spesso vengono portati un po’ più su, in modo che non soffrano troppo.
E ora vi dirò una curiosità, anzi due! La prima è che ci sono molti allevamenti di alpaca in Italia ma quello del mio cuore (e della zona!) è Fior D’Alpaca, che ringrazio tantissimo per avermi aiutato a scrivere questa pillola. E la seconda… Lo sapete che gli alpaca sputano molto più dei lama? L’alpaca è molto più selvatico e per indole sputa parecchio di più del lama, per difesa e per mantenere l’ordine gerarchico. Vi ho stupito, eh?