Travel blogger & Travel Designer

America Centrale In giro per il mondo Messico

El Dia de los Muertos

2 Novembre 2020

El Dia de los Muertos

Musica, colori e luci per celebrare non solo i defunti ma anche l’importanza della vita. Il Dia de los Muertos è celebrato il 2 Novembre e ha origine in Messico, anche se in seguito si è diffuso in tutta l’America Latina con usanze e tradizioni diverse. Nonostante il dia sia solo uno, le celebrazioni iniziano intorno al 25 ottobre e finiscono il 3 o 4 novembre. Purtroppo quest’anno, causa covid, è stato annullato, ma che origini ha questa festa? E quali sono i suoi simboli principali?

Le origini del Dia de los Muertos

Il Dia de los Muertos ha origini molto antiche, addirittura azteche, che, dopo la colonizzazione spagnola, si fusero con le credenze cattoliche. Nel periodo preispanico, le celebrazioni del giorno dei morti avveniva ad agosto. Con la colonizzazione però, venne imposto il cambiamento di data, ovvero lo stesso giorno dei morti che viene celebrato nel cristianesimo. Ma per fortuna le tradizioni messicane non sono mai andate perse…

Significato della festività

La tradizione messicana vede nel giorno dei morti un ritorno degli spiriti sulla terra e, per questo motivo, i familiari preparano e decorano le tombe dei propri cari. Questa festa è celebrata con gioia, anche perché per loro la morte è un evento normale nel ciclo della vita. Musica, festa e canti, che durano ore e ore: i messicani trascorrono intorno alla tomba dei loro defunti tutta la nottata.

Simboli del Dia de los Muertos

Le Ofrendas, ovvero gli altari, non sono commemorativi per il defunto ma sono visti come se fossero porte d’accesso per gli spiriti durante la notte di festa. I messicani li imbandiscono di cibo e bevande, soprattutto quelli che il defunto amava in vita, ma anche di alcune pietanze tradizionali come il pan de muerto, il dolce tipico di questa festività. 

Le candele illuminano la strada ai defunti tornati sulla terra e il Cempasuchil è il fiore arancione tipico di questa festa: lo si trova sulle tombe, sugli altari e addirittura, in alcuni villaggi, i messicani tracciano con i suoi petali il percorso dal cimitero alla propria casa, per far si che gli spiriti non si perdano. Le calacas e le calaveras, ovvero scheletri e teschi, sono i simboli di questo evento e anche loro sono ovunque durante questa celebrazione: tra il cibo, dipinti sui volti delle persone e tra i banchi dei mercati.

Make up del Dia de Los Muertos, Instagram Marilena_makeupartist_

La cultura messicana, piena di tradizioni e colori, riesce a trasformare in festa qualsiasi tipo di evento. Per noi europei sarebbe impensabile vivere il giorno dei morti come un avvenimento ricco di musica e di persone felici. La nostra concezione di morte è completamente diversa, spaventa e quindi viene trattata come argomento tabù. Ma se invece provassimo a modificare il nostro pensiero, a vederla come un evento normale del ciclo della vita, e a prendere la consapevolezza che prima o poi accadrà, forse riusciremmo anche a vivere con maggiore intensità il presente? 

Iscriviti alla newsletter “Pillole dal Mondo”


Written by:


previous post

Bo Kaap, Cape Town

next post

La Dancalia


Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.