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Un weekend tra Fez e Chefchaouen

3 Febbraio 2019

Un weekend tra Fez e Chefchaouen

La nostra prima volta in Marocco: un volo per Fez prenotato con Ryan Air, una gita in giornata a Chefchaouen, due amiche e tanta curiosità…

Primo giorno a Fez: l’hammam

Atterraggio a Fez intorno alle 13, check in presso il riad e poi subito a capofitto in una delle usanze del paese: l’hammam. Con le asciugamani in un sacchetto e un pochettino di timore, ci siamo fatte accompagnare dal ragazzo del riad in quello del quartiere. Per prima cosa, sappiate che l’hammam in Marocco si fa rigorosamente nude o in mutande, noi l’abbiamo scoperto direttamente sul posto. Seconda cosa, non immaginatevi le panchine di pietra o qualsiasi altro tipo di sedia come qui in Italia: tutte insieme sedute o sdraiate per terra. 

Ma nonostante tutto, se non siete troppo schizzinose e se avete un pomeriggio a disposizione, fatelo, è una bellissima esperienza: per le donne del posto questo è un momento di condivisione e di relax ed è stato così anche per noi nonostante il nostro unico mezzo di comunicazione fosse il sorriso.

Secondo giorno: la medina di Fez

Il programma del giorno successivo è stato quello di visitare la medina di Fez. Per evitare di perderci dopo 5 minuti e per vedere più cose possibili, abbiamo prenotato una guida tramite il riad. E così un gentil signore intorno alla sessantina è venuto a prenderci alle 10 del mattino e ha iniziato a raccontarci la storia della città e a portarci in giro.

Fez è la città con la medina più grande e più antica del Marocco ed è l’unica ad essere un enorme e complesso labirinto. Essa è formata da 300 quartieri ognuno dei quali ha un hammam utizzabile dalle donne di giorno e dagli uomini di sera, un forno, una fontana da cui prendere l’acqua potabile, un asilo e una moschea. Su ogni strada principale si affacciano tante altre piccole vie dove al fondo si trovano porte, case e tante famiglie che formano svariate comunità: è impressionante vedere quanti vicoli ci siano alle spalle delle strade principali. Gli unici mezzi di trasporto all’interno della medina sono muli e cavalli e al suo interno ci sono ben 3 mercati in cui si trovano i beni di prima necessità come frutta, pesce, carne e spezie.

I quartieri della medina

Nel centro della medina troviamo la zona degli artigiani dove ogni quartiere corrisponde ad un mestiere. C’è il quartiere dei dolci dove lavorano la pasta filo, il quartiere dei sarti dove ci sono uomini che in piccole botteghe cuciono vestiti, il quartiere della seta dove vengono utilizzati enormi telai, il quartiere del rame, il quartiere degli arrotini, il quartiere dell’argento e il quartiere dove intagliano le lapidi.

Quartiere del rame

Per ultimo cito il quartiere che rappresenta ciò che è dichiarato patrimonio dell’Unesco ovvero quello delle concerie. Le concerie di Fez sono le più antiche del mondo e sono visitabili solo dalle terrazze dei negozi. Enormi vasche colme di colori naturali in cui vengono immerse le pelli dopo esser pulite. Ma sappiate che dopo che le avrete visitate, vi porteranno tra la merce in vendita esposta e cercheranno in tutti i modi di invitarvi ad acquistare qualcosa a delle cifre abbastanza alte. Se poi alla fine dovessero convincervi, cercate di contrattare invece di fare come abbiamo fatto noi che non ne siamo state per niente capaci e purtroppo ci siamo un po’ fatte abbindolare (anche se in verità io non vedo l’ora di indossare le mie fantastiche scarpe nuove super colorate).

Babbucce

Terzo giorno: da Fez a Chefchaouen

La mattina seguente, sveglia presto e bus fino a Chefchaouen, taxi fino alla medina e poi solo blu, tutto dipinto meravigliosamente di blu! Lo sapete perché la città più antica del Marocco è di questo colore? Perché il blu è il colore repellente per le zanzare e quindi tutte le case, le vie e le strade del centro, sono di blu colorate. Ma c’è chi dice anche che è stata dipinta così dagli ebrei in fuga dall’Europa: il blu, per loro, ha il significato di Paradiso. E la cosa più bella da fare nella sua medina? Sicuramente perdersi tra le sue vie labirintiche, e farsi un sacco di foto nella meravigliosa Perla Blu del Marocco.

Nel blu di Chefchaouen

Consigli

Se andate a Fez, Chefchaouen merita una visita anche se è lontana, perché ne vale davvero la pena! I biglietti li avevamo acquistati sul sito dei trasporti del Marocco http://www.ctm.ma/ prima di partire a neanche 13 euro a testa andata e ritorno (consiglio di prenderli prima perché altrimenti si rischia di non trovare posto). Esiste anche l’opzione più comoda con taxi privato da Fez ma costa un po’ di più rispetto al classico pullman. Noi abbiamo preferito il nostro fai da te e, anche se al ritorno ci abbiamo messo un po’ più del previsto, è stata comunque la scelta migliore!

E finisce così il nostro breve ma intenso weekend in Marocco, dove un sorriso ha più valore di mille parole, dove puoi trovare un’infinità di colori ad ogni angolo delle strade, dove il thè alla menta è il più buono del mondo, dove le persone vivono umilmente senza aver chissà quali pretese e dove abbiamo lasciato un enorme pezzo del nostro cuore!!!

Video: Un weekend tra Fez e Chefchaouen.

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