L’origine del chewing-gum
Pensate che il famoso chewing-gum, o gomma o cicles, come lo chiamiamo noi nel nord Italia, sia nato in un laboratorio americano? Diciamo in parte si e in parte no… Volete sapere la sua storia?
La storia del chewing-gum, prima parte
Tutto ebbe inizio quando un certo Thomas Adams, americano, venne a sapere che gli indios della parte sud del Messico avevano l’abitudine di tenere nella borsa un grumo di materia gommosa da cui ogni tanto ne staccavano un pezzettino e lo masticavano. E così Thomas iniziò a fare ricerche e scoprì che in Messico, esattamente nello stato del Quintana Roo, cresceva in abbondanza l’albero del chicozapote da cui veniva estratta la sostanza che veniva usata per questa materia gommosa e masticabile. Ne importò un po’ negli States e iniziò la lavorazione della caramella gommosa più famosa al mondo.
La storia del chewing-gum, seconda parte
Ma non finisce qui perché anni dopo un altro americano, Philip Wrigley, alla ricerca di un modo per non far attaccare il chewing-gum ai denti, si inventò una miscela con la gomma estratta da un’altra pianta, anch’essa zapotacea: la achoras-zapote. E indovinate un po’ dove cresce? In Messico, nello stato del Jalisco.
E vi dirò di più, il fatto che oggi in Messico si chiami chicle, non è dovuto alla traduzione di un termine anglosassone: infatti tzictli è la parola nahuatl, lingua originaria della popolazione azteca, che indica la più antica delle usanze messicane, ovvero il masticare chicle.
Ora però non approfittate di questa scoperta per mangiare tantissimi chewing-gum! Purtroppo, ciò che mastichiamo noi, non ha nulla di naturale: fin dagli anni quaranta, ahimè, iniziarono a fabbricare il prodotto utilizzando procedimenti sintetici. Secondo me l’originale era decisamente migliore! O sbaglio?